di Elisabetta Patruno
Il processo di istruzione, all’interno di un percorso formativo, tiene conto di tre dimensioni:
- fornire mezzi multipli di rappresentazione delle conoscenze,
- fornire strumenti pe mettere in atto azini di espressione e di engagement (impegno, partecipazione, autonomia),
- feedback continuo (checkpoint).
In riferimento alla prima dimensione“fornire mezzi multipli di rappresentazione delle conoscenze” gli alunni differiscono nei modi in cui percepiscono e comprendono le informazioni che vengono loro proposte. Pertanto l’impiego di molteplici rappresentazioni consente di fare maggiori connessioni concettuali.
Nel secondo punto”fornire strumenti pe mettere in atto azini di espressione e di engagement (impegno, partecipazione, autonomia)”,+ si riflette sul fatto che gli studenti possono muoversi in un ambiente di apprendimento vario e multiforme. Alcuni possono essee capaci di esprimersi bene in forma scritta ma non nel parlato e viceversa. Non esiste mezzo ottimale per tutti.…” (Antonio Calvani, Come fare una lezione incusiva, Carocci Faber 2019) pag.80-88).
Con il feedback continuo (punto 3), possiamo
- fornire opzioni per le attività fisiche;
2. fornire opzioni per rl’spressione e la comunicazione;
3. fornire opzioni per aumentare l’interesse;
4. fornire opzioni per sostenere lo sforzo e la persistenza;
5. ottimizzare scelte individuali;
6. ottimizzare valore e autenticità;
7. minimizare fattori di disturbo;
8.variare richieste per ottimizzare la sfida;
9.favorire collaborazione e comunity;
10.facilitare abilità e strategie personali.
Da un’attenta analisi dunque possiamo notare come l’Universal Design for learning (UDL) include due componenti: da un lato rispnde alle esigenze di ampliare la gamma delle tipologie comunicative, dall’altro si presenta come una serie di indicazioni istruttive, come quelle impiegate nell’instructional design (Progettazione della formazione).
Per saperne di più consulta
Antonio Calvani, Come fare una lezione incusiva, Carocci Faber 2019