di Mavi Ferramosca

Oggi stiamo vivendo un periodo storico di forte emergenza mondiale, il nuovo Coronavirus “COVID-19” ha provocato una nuova malattia che si sta propagando velocemente e prepotentemente questo ha portato la scuola italiana a ridefinire il suo modo di fare didattica.

Ed ecco noi insegnanti quotidianamente impegnati a programmare e realizzare DAD (in sigla didattica a distanza) cercando modalità soddisfacenti e provando a non interrompere il dialogo con alunni e famiglie verso un obiettivo comune quello di non far perdere agli studenti l’allenamento allo studio e al lavoro quotidiano per evitare di disperdere le conquiste cognitive e didattiche raggiunte. Convinti, come sostiene Alessandro Barbero, che «se il docente è bravo, gli studenti lo seguiranno anche attraverso uno schermo».

Attraverso la DAD è possibile: 1. raggiungere gli allievi e riproporre la classe in modalità live; 2. lavorare senza spostarsi da casa, ottemperando quindi alle recenti disposizioni di divieto di spostamenti non necessari; 3. diversificare l’offerta formativa con il supporto di metodi comunicativi e interattivi; 4. personalizzare il percorso formativo in relazione alle esigenze dell’allievo.

Ferramosca Mavi: Docente di scuola primaria dal 2001. Laureata in Filosofia V.O.  presso l’Università degli Studi di Lecce e  DEC-Dirigenza e Coordinamento dei Servizi Scolastici, Formativi e Sanitari- presso l’Università degli Studi di Tor Vergata Roma. Specializzata nel Sostegno Didattico presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Conseguito Corsi di Perfezionamento e Master Post Laurea. Membro dello staff direttivo del proprio istituto.