di Elisabetta Patruno

La teoria delle intelligenze multiple sostiene l’esistenza di altre diverse forme di intelligenza oltre a quelle logico-matematica e linguistica. Gardner, partendo da studi eseguiti su bambini dotati da diversi capacità intellettive, riesce a desumere l’esistenza di differenti aspetti legati all’intelligenza: la teoria che ne deriva sarà definita, dallo stesso Gardner, teoria delle Intelligenze multiple. Gardner criticando le teorie vigenti, perché considerate riduttive e statiche, e partendo da studi eseguiti su bambini dotati da diversi capacità intellettive, riesce a desumere l’esistenza di differenti aspetti legati all’intelligenza. Tali risultati furono confermati da ricerche eseguite su pazienti con ictus a cui mancavano delle funzioni cognitive, e, di conseguenza, hanno permesso di formulare un concetto molto più ricco di intelligenza. Partendo da questo presupposto si ottenne una forma di intelligenza composta da ben sette abilità intellettive. La teoria che ne deriva sarà, dunque, definita dallo stesso Gardner teoria delle Intelligenze multiple.

La teorie delle intelligenze multiple è stata inserita nel libro ‘Frames of the Mind’, scritto nel 1983 e conosciuto in Italia come ‘Formae mentis’, in cui si sosteneva l’esistenza di diverse forme di intelligenza in aggiunta a quelle già conosciute.

Le intelligenze multiple secondo Gardner | Download Scientific Diagram

Secondo Gardner, i test usati per misurare l’intelligenza sono volti a rilevare soltanto due tipi di intelligenza: quella linguistica e quella logico-matematica, ma esistono in aggiunta altre cinque forme di intelligenza:

l’intelligenza spaziale;

l’intelligenza sociale;

l’intelligenza introspettiva;

l’intelligenza corporeo cinestetica;

l’intelligenza musicale.

Gardner sostenne che il contesto socio-culturale dell’epoca, che si stava diffondendo in occidente, abbia dato maggiore peso scientifico solo alle intelligenze linguistico-verbale e logico-matematica, trascurando volutamente le altre, più diffuse in culture diverse.

La teoria delle intelligenze multiple: le diverse intelligenze

L’intelligenza logica-matematica e linguistica erano stati largamente studiate dagli psicometristi e continuavano a essere sviluppate durante le ore di insegnamento scolastico. Le altre tre forme di intelligenza, cinestetica, musicale e spaziale, erano associate alle arti e mestieri, mentre le ultime due, intra e inter- personale, erano state definite dallo stesso Gardner intelligenze personali o emotive (Gardner 1983).

  • L’intelligenza linguistica, è la capacità di apprendere e riprodurre il linguaggio, usandolo in maniera appropriata per esprimersi verbalmente e in forma scritta.
  • Intelligenza logico-matematica, consiste nella capacità di analizzare i problemi in modo logico, eseguire operazioni matematiche, e indagare le questioni scientificamente, grazie al pensiero logico e deduttivo.
  • Intelligenza musicale: coinvolge l’abilità di comporre, riconoscere e riprodurre modelli musicali, toni e ritmi.
  • Intelligenza corporeo-cinestetica: quella degli atleti, danzatori, preparatori atletici, è l’abilità di utilizzare il proprio corpo o parti di esso per risolvere i problemi attraverso il coordinamento dei movimenti del corpo.
  • Intelligenza spaziale: consta nel riconoscere e utilizzare lo spazio e le aree a esso correlate.
  • Intelligenza interpersonale: è la capacità di comprendere le intenzioni, le motivazioni e i desideri delle altre persone, permettendo in questo modo di lavorare efficacemente anche in gruppo.
  • L’intelligenza intrapersonale: consiste nell’essere consci dei propri sentimenti e di saperli esprimere senza farsi sopraffare. È, dunque, l’abilità di capire se stessi, individuando le proprie paure e motivazioni. Lo scopo è utilizzare queste informazioni per svolgere una vita volta al raggiungimento di scopi specifici.

Queste forme di intelligenza spesso sono utilizzate contemporaneamente e si completano a vicenda per riuscire a raggiungere maggiore successo e per risolvere efficacemente i problemi. In sostanza, secondo Gardner lo scopo dell’essere umano è capire come utilizzare al meglio queste intelligenze per raggiungere un maggiore benessere individuale e in situazioni di gruppo. icerche successive eseguite dallo stesso Gardner e dei suoi colleghi hanno evidenziato l’esistenza di altre possibili intelligenze aggiuntive: naturalistica, spirituale e esistenziale, e morale, ma solo la prima potrebbe essere aggiunta alle sette.

Nel dettaglio:

  • l’Intelligenza naturalistica, permette agli esseri umani di riconoscere, classificare e individuare alcune caratteristiche dell’ambiente. Tale abilità consente di interagire con il mondo fino a rendere proprie alcune caratteristiche.
  • l’intelligenza spirituale, che riguarda le abilità di entrare in contatto con ciò che concerne il proprio spirito e le capacità di prendersene cura.
  • Intelligenza esistenziale, capacità umana di riflettere sulla propria esistenza, compresa la vita e la morte. È alla base del pensiero filosofico, ed è legata alla capacità di usare e coordinare le diverse forme di intelligenza
  • In fine, l’intelligenza morale è quella parte dell’intelligenza legata alla sfera della moralità intesa in termini di regole e atteggiamenti morali.