di Elisabetta Patruno

Ciascun paese europeo è responsabile del proprio sistema di istruzione e formazione. La politica dell’UE si limita a sostenere gli interventi nazionali e contribuisce ad affrontare sfide comuni, come l’invecchiamento della popolazione, il fabbisogno di qualifiche, lo sviluppo tecnologico e la concorrenza mondiale. Istruzione e formazione 2020 (ET 2020) è la cornice in cui si svolge la collaborazione in questo settore. ET 2020 è un forum per lo scambio delle migliori pratiche, l’apprendimento reciproco, la raccolta e la diffusione di informazioni e soluzioni vincenti, nonché consulenze o misure di sostegno per le riforme strategiche. L’Unione europea non ha le competenze necessarie per occuparsi di scuola e di ordinamenti scolastici: pertanto, gli Stati membri si confrontano e cooperano su base volontaria, secondo il cosiddetto “metodo del coordinamento aperto”. Questa nuova forma di cooperazione in campo scolastico fu inaugurata il 15 e 16 marzo 2002, quando i capi di Stato e di governo, in occasione del Consiglio europeo di Barcellona, adottarono il programma di lavoro denominato “Istruzione e formazione 2010”, con l’obiettivo politico di rendere, entro il 2010, i sistemi di istruzione e di formazione europei un punto di riferimento di qualità a livello mondiale, sulla base di tre principi fondamentali: il miglioramento della qualità, l’agevolazione dell’accesso universale e l’apertura al resto del mondo.

Fu questo il primo quadro europeo di cooperazione nel settore dell’istruzione e della formazione, finalizzato al raggiungimento di obiettivi comuni, nel contesto di una più ampia strategia di crescita economica e sociale, alla quale avrebbe dovuto concorrere anche la scuola, considerata il primo dei due pilastri di una nuova economia europea competitiva, fondata sulla conoscenza (il secondo pilastro sono la ricerca e l’innovazione). Alla vigilia della scadenza del primo programma di lavoro, il 12 maggio 2009, i ministri dell’istruzione dei Paesi dell’Unione adottarono il secondo “quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione”, denominato “ET 2020” (sigla di: “Education & Training 2020”) e valevole per un secondo decennio, fino al 2020.

Questo piano è stato di recente aggiornato: nuove priorità strategiche e nuovi ambiti di lavoro sono stati individuati per la cooperazione a livello europeo sul miglioramento dei sistemi di istruzione e formazione nazionali.

Il programma Education and Training 2020 (ET 2020) prende le mosse dai progressi realizzati nel quadro del programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” (ET 2010) per suggerire agli Stati membri una strategia centrata sulla capacità di riorientare l’offerta di istruzione e formazione alla domanda delle imprese ed ai fabbisogni professionali richiesti dal sistema produttivo.

Tre sono le principali tendenze della domanda di lavoro al 2020:

1) i due terzi dell’occupazione europea si concentreranno nel settore terziario;

2) quasi tutta l’occupazione aggiuntiva e una forte componente di quella sostitutiva saranno caratterizzate da lavori ad alta intensità di conoscenza e competenze tecniche;

  • 3) cresceranno i livelli di istruzione/formazione e competenze richiesti in tutti i tipi di lavoro, anche nelle occupazioni elementari.
    • • rendere l’apprendimento permanente e la mobilità una realtà concreta;
    • • migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione e della formazione;

Il programma Education and Training 2020 identifica quattro obiettivi strategici a lungo termine:

  • • promuovere equità, coesione sociale e cittadinanza attiva;
    • • stimolare la creatività e l’innovazione, inclusa l’imprenditorialità, a tutti i livelli dell’istruzione e della formazione.
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– BENCHMARK 2020 :

– almeno il 95% dei bambini dai 4 anni all’inizio della scuola dell’obbligo dovrebbe frequentare la scuola materna

– meno del 15% dei 15enni dovrebbe avere risultati insufficienti in lettura, matematica e scienze

– meno del 10% dei giovani dai 18 ai 24 anni dovrebbe abbandonare gli studi o la formazione

– almeno il 40% dei 30-34enni dovrebbe aver completato un percorso di istruzione superiore

– almeno il 15% degli adulti dovrebbe partecipare all’apprendimento permanente

– almeno il 20% dei laureati e il 6% dei 18-34enni con una qualifica professionale iniziale dovrebbe aver trascorso una parte degli studi o della formazione all’estero2015.

– almeno l’82% dei 20-34enni con almeno un diploma di maturità deve aver trovato un lavoro entro 1-3 anni dalla fine degli studi.