PNRR – Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” della Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università”.

di Elisabetta Patruno

Pubblicate con la Nota prot. 4588 del 24 Ottobre 2023, le Linee guida per le discipline STEM per introdurre nel piano triennale dell’offerta formativa delle scuole, azioni dedicate a rafforzare le competenze matematiche-scientifiche-tecnologiche e digitali attraverso metodologie didattiche innovative. Il tutto per dare attuazione alla linea di investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” della Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università” – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato
dall’Unione europea – Next Generation EU, e al comma 552 dell’articolo 1, lett. a) della legge 29
dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”. A decorrere dall’anno scolastico 2023/2024 le istituzioni scolastiche dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione statali e paritarie aggiornano il piano triennale dell’offerta formativa e il curricolo di istituto prevedendo, sulla base delle Linee guida di cui al comma 1, azioni dedicate a rafforzare lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche, digitali e di innovazione legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM.

L’attuazione di quanto previsto ai commi 2 e 3, è oggetto di apposito monitoraggio, sulla base
di specifici indicatori di realizzazione, i cui esiti saranno oggetto di pubblicazione.

L’approccio STEM parte dal presupposto che le sfide di una modernità sempre più complessa e in costante mutamento non possono essere affrontate che con una prospettiva interdisciplinare, che consente di integrare e contaminare abilità provenienti da discipline diverse (scienza e matematica con tecnologia e ingegneria) intrecciando teoria e pratica per lo sviluppo di nuove competenze, anche trasversali.
Per questa ragione vengono indicate con “4C” le competenze potenziate nell’approccio integrato STEM:

  • Critical thinking (pensiero critico)
  • Communication (comunicazione)
  • Collaboration (collaborazione)
  • Creativity (creatività)
    Più recentemente, e nella stessa prospettiva volta a ricercare soluzioni per i problemi mondiali, l’Agenda ONU 2030, tra le finalità elencate nell’Obiettivo 4 – Traguardi per una istruzione di qualità – prevede di incrementare le competenze scientifiche e tecnico-professionali della popolazione, di eliminare le disparità di genere e favorire l’accesso all’istruzione e alla formazione anche alle persone più vulnerabili, garantendo che la popolazione giovane acquisisca sufficienti e consolidate competenze di base linguistiche e logicomatematiche. Tramite la cosiddetta “matematica del cittadino” si possono formare studenti capaci di interpretare i tempi moderni proiettandosi verso il futuro tecnologico. La Commissione europea promuove, a partire dall’istruzione terziaria, l’evoluzione dell’idea STEM in STEAM (dove A identifica l’Arte e, di conseguenza, le discipline umanistiche) come “un insieme multidisciplinare di approcci all’istruzione che rimuove le barriere tradizionali tra materie e discipline per collegare l’educazione STEM e ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) con le arti, le scienze umane e sociali”.In questa prospettiva si pone anche il Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 – Ripensare l’istruzione e la formazione per l’era digitale11, secondo il quale “l’approccio STEAM per l’apprendimento e l’insegnamento collega le discipline STEM e altri settori di studio. Promuove competenze trasversali quali le competenze digitali, il pensiero critico, la capacità di risolvere problemi, la gestione e lo spirito imprenditoriale. Promuove inoltre la cooperazione con partner non accademici e risponde alle sfide economiche, ambientali, politiche e sociali. L’approccio STEAM incoraggia la combinazione di conoscenze necessarie nel mondo reale e della curiosità naturale”.

Il PNRR ha previsto una specifica linea di investimento, denominata “Nuove competenze e nuovi linguaggi” (Missione 4, Componente 1, Investimento 3.1), cui è correlata l’adozione di specifiche norme di legislazione primaria, introdotte dall’articolo 1, commi 552-553, della legge n. 197 del 2022. La misura promuove l’integrazione, all’interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione, secondo un approccio di piena interdisciplinarità e garantendo pari opportunità nell’accesso alle carriere STEM, in tutte le scuole. Per il PNRR “l’intervento sulle disciplin STEM – comprensive anche dell’introduzione alle neuroscienze – agisce su un nuovo paradigma educativo trasversale di carattere metodologico”.
Per sostenere lo sviluppo delle competenze STEM, il PNRR investe importanti risorse sia per rafforzare
l’educazione e la formazione degli alunni e degli studenti sia per la formazione dei docenti, a favore di tutte le istituzioni scolastiche. La linea di investimento “Scuola 4.0” e il relativo “Piano Scuola 4.0” hanno definito specifiche misure per la creazione di ambienti innovativi per la didattica delle STEM, in linea con le ricerche e le raccomandazioni dell’OCSE, e di laboratori per le professioni digitali del futuro.
Le azioni didattiche e formative, finanziate con le risorse dell’investimento “Nuove competenze e nuovi
linguaggi”, sono finalizzate al rafforzamento delle competenze STEM, digitali e di innovazione da parte
degli studenti in tutti i cicli scolastici, con particolare attenzione al superamento dei divari di genere
nell’accesso alle carriere STEM e possono ricomprendere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, lo
svolgimento di percorsi formativi di tipo laboratoriale e attività di orientamento sulle STEM, la creazione di reti di scuole e di alleanze educative per la promozione dello studio delle discipline STEM e delle
competenze digitali. Inoltre, i finanziamenti contribuiscono allo sviluppo di una didattica innovativa, alla
condivisione di buone pratiche, alla realizzazione di iniziative, anche extrascolastiche, per gli alunni della
scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado volte a stimolare l’apprendimento delle discipline STEM e digitali. Infine, possono essere promosse azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione rivolte alle famiglie, in particolare in occasione della celebrazione nelle istituzioni scolastiche della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, per incoraggiare la partecipazione ai percorsi di studio nelle discipline STEM, principalmente delle alunne e delle studentesse, superando gli stereotipi di genere. Con le risorse PNRR per la formazione dei docenti, le istituzioni scolastiche hanno la possibilità di organizzare percorsi formativi sull’utilizzo delle metodologie didattiche innovative per l’apprendimento delle STEM, in linea con le scelte operate all’interno del piano triennale per l’offerta formativa e del proprio curricolo, anche basate su percorsi “immersivi”, centrati su simulazioni in spazi laboratoriali innovativi. La piattaforma “Scuola Futura” realizzata dal PNRR contiene il catalogo – in continuo e costante aggiornamento – dell’offerta formativa dei poli nazionali e territoriali e dei nodi formativi per la formazione del personale scolastico, individuati nelle singole scuole, con la possibilità di iscriversi e frequentare numerosi percorsi specificamente dedicati anche alle STEM e alle STEAM.

Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027

Il piano d’azione per l’istruzione digitale (2021-2027) è un’iniziativa politica rinnovata dell’Unione europea (UE) che definisce una visione comune di un’istruzione digitale di alta qualità, inclusiva e accessibile in Europa e punta a sostenere l’adeguamento dei sistemi di istruzione e formazione degli Stati membri all’era digitale.

Il piano d’azione, adottato il 30 settembre 2020, invita a una maggiore cooperazione a livello europeo in materia di istruzione digitale per affrontare le sfide e le opportunità della pandemia di COVID-19 e prospettare opportunità per la comunità dell’istruzione e della formazione (insegnanti e studenti), i responsabili politici, il mondo accademico e i ricercatori a livello nazionale, europeo e internazionale.

Il piano d’azione per l’istruzione digitale definisce due priorità strategiche e quattordici azioni a sostegno di tali priorità:

Priorità 1: promuovere lo sviluppo di un ecosistema altamente efficiente di istruzione digitale;

Priorità 2: migliorare le competenze e le abilità digitali per la trasformazione digitale.